Autodefinirsi non è cosa semplice e spesso semplifica percorsi lunghi, densi di lotte e impegni politici, e appiattisce in semplici formule ciò che è complesso. Perciò ci definiremo dialetticamente attraverso le nostre posizioni politiche, la nostra azione politica, le lotte e le discussioni in cui vorremo stare. Un fatto è certo, siamo comunisti! Figli della storia del PCI e del movimento comunista del ‘900, delle sue battaglie, delle vittorie e delle sconfitte. Figli di quel socialismo scientifico che ha posto, con Marx, Lenin e Gramsci le basi per una prassi comunista. Consapevoli delle distruzioni agite in questi ultimi decenni dal neoliberismo e assunte, sotto forma di fantasiose e pericolose nuove teorie, da larga parte della sinistra, non siamo interessati a scorciatoie post ideologiche, ma neppure a torri eburnee intellettuali che, quando va bene, hanno ridotto il socialismo scientifico e il marxismo a un cumulo di schemi, rinchiudendone la forza e le potenzialità in stagne teche sterili.
Siamo consapevoli che il capitalismo neoliberista ha eliminato dalla prassi della nostra classe e delle sue organizzazioni il materialismo dialettico, determinando quella dicotomia fra teoria e prassi che ha spuntato le armi ideologiche dei comunisti rendendole inefficaci. È dunque necessaria una offensiva ideologica in grado di scardinare le logiche interclassiste attualmente egemoni e di ricostruire una coscienza di classe dei lavoratori perchè essi possano riacquisire la consapevolezza del proprio ruolo storico rivoluzionario.
Siamo antifascisti che hanno la coscienza piena di come il profondo carattere reazionario delle classi dominanti non ha mai smesso di agire, ieri come oggi, per la frantumazione della classe. Saremo dunque a fianco di tutte quelle espressioni poltiche che esprimeranno, con il massimo dell’onestà intellettuale, la volontà di contribuire alla rigenerazione teorica del pensiero comunista e con essa alla costruzione di un’organizzazione comunista.